Già, perchè non si smette mai di correre oggi, sempre a riconcorrere le cose per riuscire a prenderle in tempo...ma in tempo per cosa? Io, ancora, non lo so!
Ma tralasciando questioni filosofiche sull'oggi, ieri, domani, mi sono trovata, stamattina a cercare di cavare un ragnetto dal buco. Come accade spesso agli Aspiranti Architetti un bel giorno arriva qualcuno, spesso un professore che ti guarda, guarda il tuo lavoro e ti dice "Vai a Guardarti il Grande Maestro Rietveld, il Costruttivismo Russo, Mondrian...." e una serie di altri nomi che puntualmente non fai in tempo ad appuntarti e che se provi timidamente a chiedere "Come?" ti becchi uno sguardo di quelli fulminanti che significano "Ignorante!" anche se tu hai solo avuto l'ignoranza di perderti un paio di nomi prontamente bonfonchiati.
E allora, due settimane fa, ho preso la matita, ho scritto i primi nomi che mi sono ricordata e li ho messi da parte. Oggi mi ritrovo qui, a sfogliare rivisti, libri di Storia dell'Architettura, alla ricerca di qualche spunto, o fulminazione, ancora non lo so, che mi permetta di capire il nesso che quel professore ha colto tra il mio progetto e quello di altri Illustri Uomini di Architettura.
Allora mi sono un po' lasciata andare, ho iniziato a scarabocchiare linee, quasi a caso, su un foglio lucido, ho appuntato alcuni concetti chiave, ho pensato e pensato e pensato e pensato...e ho deciso di rubarmi quelle stupende fragole che mia mamma, Santa Donna, ha piazzato, in bella vista, sul tavolo della cucina.
Ho riempito una coppetta e le ho messe vicino alla mia mano, pronte per essere ingurgitate senza pietà.
E mi sono rimessa con le buone, e le mani un po' rossastre, perchè sono quelle fragole che non sei abituato a vedere tutti i giorni, non sono certamente quelle che vedi nei film, rosse, cicciotte, succulente e terribilmente insipide! Sono le fragole che raccoglievo quando ero piccola in campagna, da mia nonna, quelle un po' bruttine, dall'aspetto goffo e per niente elegante, un po' tozze, ma che prendevi con tutto il rametto, rosse rosse rosse, ma un rosso vivido e assolutamente naturale, quello che gli da il sole! E sono succose, dolci e un po' selvatiche, hanno quel sapore che non ti ricorda affatto le fragole che mangi di solito, ti ricorda piuttosto le giornate in cui rischiavi di morirci a forza di mangiarne. Talmente profumate che ti fanno venire ancora più voglia di mangiarle. Aiutano con questo sole che oggi non c'è! Ti fanno sentire ottimista!
E ora posso rimettermi a lavorare, sicuramente più serena, con un occhio al foglio e uno alla vaschetta semi vuota sul tavolo della cucina! Una delizia per la bocca e per la mente...ogni tanto serve!
.S

:-) Ogni tanto serve...
RispondiEliminaBella la foto! Mi piace... Troppicolori che catturano...
Noto anche che hai una bella scrittura!
Un saluto,
Pau
Ma ti ringrazio!!
RispondiEliminaMi lusinga davvero, soprattutto perchè sto sviluppando una dipendenza innarestabile dal tuo blog e dalle tue foto!
Un abbraccio...