20.4.11

Perdere l'Equilibrio

Sono quasi le quattro di mattina e io, con gli occhi a fessura, il sonno, la stanchezza di una giornata no, la testa piena di tutto e di niente, sono ancora sveglia, ad arrovellarmi il cervello su qualcosa che non riesce a saltar fuori, o meglio, su qualcosa che ogni volta sembra convinermi ma poi niente!
Più che il racconto di sensazioni, emozioni, pensieri e un vero e proprio sfogo.

Ultimamente mi capita troppo spesso di passare il tempo a trovare soluzioni a questioni che non riesco a focalizzare davvero, a impelagarmi in discorsi seri con me stessa alla ricerca di un salto di qualità, di un tono differente, di qualcosa di un certo spessore. Poi quando mi trovo in mezzo alle persone sono un automa, o sono completamente vuota. Faccio battute stupide, probabilmente neanche troppo entusiasmanti, non riesco a buttarmi in conversazioni interessanti e quando la situazione richiede un minimo di energia per essere di buona compagnia mi alieno totalmente, con un sorriso di cortesia stampato sulla faccia e lo sguardo fisso nel vuoto.

Sto uscendo, o forse sto ancora attreversando un periodo "difficile". "Sto passando un periodo nero..." non è proprio la definizione esatta, in fondo non è un periodo nero, ma sono totalmente assorbita dall'Università, dal voler fare la differenza in qualcosa, nel riuscire  a non essere una qualunque eppure...in questo momento lo sono. Mi sembro una di quelle figure che vedi nei fumetti giapponesi, quelle messe a fare da sfondo, completamente campite di nero che non hanno volto. Diamine se sono pessimista, ma non riesco a vedere le cose con serenità.
Solo oggi mi sono vista smontare davanti agli occhi ben due progetti, o almeno due idee che mi entusiasmavano, sulle quali avevo puntato parecchio e a cui avevo dedicato molto del mio tempo, e tutta la mia testa.
Ho i pensieri che mi saltano da una cosa all'altra senza riuscire a dare risposta a niente, e questa cosa mi fa irritare troppo. Nè quello, nè quell'altro. Odio questa sensazione di incompiutezza, un alone vago che avvolge tutto quello che faccio.

E ogni volta che vengono messe in dubbio le mie idee, soprattutto progettuali, vado completamente in crisi, inizio a dubitare del mio Sogno e questo non aiuta certo la situazione così traballante.
Ho messo in discussione tre anni di lavoro e sacrifici, ultimamente lo faccio troppo spesso e non vorrei rischiare di convincermi a lasciar perdere, ma quando nessuno ti smentisce, non è semplice.
E' un cane che si morde la coda e non riesco a trovare una soluzione, l'ennesima domanda senza risposta.

E poi divento così, insofferente, senza sonno, senza fame, con la testa altrove, spenta e in preda ad un panico che invece di scuotermi continua a tenermi immobile.
Ho passato sei mesi a farmi togliere sei anni di vita e adesso? Mi trovo con in mano un pugno di mosche e un fallimento alle spalle.

Ho perso l'Equilibrio, quello su cui puoi appoggiarti, quello che ti aiuta ad alzare la testa e ricominciare.
Ho perso l'Equilibrio e la Leggerezza.
Detesto perdere le cose, soprattutto quando sono gli altri a contribuire.

Spero passi in fretta, spero di tornare a sentirmi meglio, con me e in mezzo agli altri. Spero...

.S


9 commenti:

  1. Buongiorno Sara...nottataccia, eh?
    Ho fatto un giro da te e cosa trovo? Una crisi? Una crisi che conosco mooooolto bene, ci sono passata, ci siamo passati tutti e due.
    E ora siamo qui, università finita, qualche anno in più sulle spalle, pienamente abilitati alla Professione, Architetti Associati.
    E sai che c'è di nuovo? Niente. Anche ora qualcuno si permette di distruggere le nostre idee, i nostri sogni, i nostri progetti lasciandci impietriti.
    Una differenza rispetto a qualche anno fa c'è e tu ce l'hai già nelle mani: una bella coperta e via, al fiume. E' questa la strada che porta da TE, sempre. A tutti tuoi colori. Non ti coosco ma tutto mi sembri tratte una figura nera di sfondo, forse sei solo timida. Ma chi ti sa guardare ti vedrà sempre, non temere. Un abbraccio

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  2. Non importa che genere di problema abbiamo, ma quella sensazione che tu descrivi "spenta e in preda ad un panico che invece di scuotermi continua a tenermi immobile" a me spaventa. Il futuro mi spaventa. Allora provo a pensare al presente.

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  3. Non ci conosciamo eppure hai saputo quali corde pizzicare.
    Sei sempre la benvenuta, e posso assicurarti che ci saranno infinite nottatacce che mi aspettano, ma almeno so di poterle condividere. E' sempre meno gravoso un peso che altri conoscono.
    Grazie

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  4. Sai come si dice, domani è un altro giorno, e stamattina mi sono svegliata un po' più sollevata, anche se il mio umore non cambia, però farò così, oggi è oggi e non posso lasciarmelo sfuggire. Vivamo questo presente, spero sempre nelle belle sorprese.
    Un abbraccio

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  5. Già. E ora son qui, a tentare di fare l'architetto, sperando che almeno il lavoro possa portarmi quel qualcosa che ho perso da un'altra parte.

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  6. Ciao! ...sono capitata qui per caso e leggo questo post in cui mi ci ritrovo un pò anch'io...

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  7. Benvenuta Sara!
    E' sempre confortante sapere di non essere la sola a sentirsi così.

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  8. T'immagino giovane.
    Quel che descrivi può capitare a qualunque età...
    Vale anche per me che ho 42 anni.
    Ti confido una cosa: nelle ultime due settimane ho perso 3 chili e dormo veramente poco a causa di quel malessere che descrivi.
    Ma nonostante ciò sono riuscita a fare tutte quelle cose che per anni e anni erano rimaste nell'indecisione, la mia.
    Ho dovuto darmi un senso per non perdere la mia identità!
    Un saluto,
    Pau

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  9. I momenti di crisi purtroppo non hanno età, ma quello che manca a me in certi momenti è riuscire a smuovermi, e faccio fatica a trascinarmi fuori da questa situazione.
    Spero di imparare con il tempo, perchè non è così che sono.
    Sei sempre la benvenuta.
    Un abbraccio.

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