13.2.13

Il torsosnello

Il torsosnello è un albero dei più strani. Da lui non sai mai cosa aspettarti. E' capace di ospitare decine di famiglie di uccelli fra i suoi rami creando condomini di nidi ben organizzati, far fiorire nei pressi delle sue radici degli odorosissimi cimerli bianchi e i pregiatissimi fosconi delle andurie che per una notte all'anno cantano canzoni d'amore e recitano poesie con un fil di voce, capaci di far sciogliere anche il più duro dei cuori.

Il torsosnello può avere tante dimensioni. Può crescere a dismisura verso l'alto o rimanere piccolo come un bonsai e diffondere un leggero profumo di violetta. Alle volte piega i suoi rami per fare ombra dalla calura estiva ai viandanti che si riparano sotto di lui, ma può anche dare vita ad un dolce vento primaverile o riparare dalla pioggia intrecciando appositamente rami e foglie. A chi gli è più simpatico regala oggetti di ogni tipo che nasconde fra le fronde o frutti in tutte le stagioni. Alle volte banane, altre volte mele e pere, le sue preferite, ma anche arance e fragole.
L'ho detto, il torsosnello è imprevedibile. Bisogna fare attenzione a stargli antipatico. In questi casi è capace di scrollare litri d'acqua lungo la schiena in una giornata fredda, tirare bucce di banana sull'asfalto e noci di cocco in testa. Toglie l'ombra nei giorni di sole o ferma il vento nei giorni afosi.

Una volta dei bambini chiamarono un torsosnello in loro aiuto perché un vecchio rancoroso non li faceva giocare nel cortile del palazzo, affacciandosi e urlando ai quattro venti. L'albero si travestì da tiglio e andò a sistemare la situazione. Il vecchio ci mise un po', ma dopo una settimana smise di urlare e comprò un pallone nuovo ai ragazzi, fissò un paio di porticine ai muri e chiese al portinaio se si poteva fare qualcosa per quelle fastidiose buche sul selciato. Lo videro nascondersi sotto il tiglio a ridere e chiacchierare. Qualcuno pensò che aveva perso la bussola, ma in realtà aveva conosciuto un nuovo amico. Puliva la panchina per gli innamorati e le signore con le carrozzine, offriva il tè freddo per ripararsi dall'arsura e sorrideva molto più di prima.

Trovare e riconoscere un torsosnello è praticamente impossibile se lui non vuole. Sia perché è abilissimo nei travestimenti, sia perché non esistono sue foto o disegni per descriverlo. Non compare nei libri di botanica e, per sua scelta, nemmeno nei documentari del National Geographic.

Si racconta che ogni anno sotto natale, un gruppo di torsosnelli appositamente addestrati si travestono da alberi di natale. Si truccano con festoni, palle colorate, rinverdiscono i propri colori come se fosse primavera e si piazzano nelle case dove i bambini più poveri non hanno nemmeno un piccolo albero di plastica. La notte del 24, magicamente, sfoggiano doni di ogni tipo. Giocattoli, morbidi peluche, bambole, trenini e piccole marionette per ogni età. Ai più grandi regalano cesti di frutta, salami, pane caldo e una speranza per un futuro migliore.
In fondo il torsosnello è fatto così, non può tirarsi indietro quando vede qualcuno in difficoltà. La sera del 25 prendon su e scompaiono in un baleno.

#ruadellestelle

1 commento:

  1. Ma sai che gli voglio già bene a questo torsosnello? Spero tanto di incontrarlo presto sulla mia strada e di saperlo riconoscere, gli racconterò di quanto è famoso e di come ho conosciuto la sua esistenza.Splendido! Ciao

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