La quiete. Si la quiete dopo ieri, che eri talmente tanto presa dalla spesa che hai lasciato le tavole alla coop. Si proprio alla coop, alla cassa, perché il cassiere era gentile, tu avevi mille cose in testa e hai lasciato le tavole li. Le tavole dell'esame, quelle che hai stampato poco prima, dove il corten era arancione fluo e una tavola nel formato sbagliato. Hai passato la notte in bianco perché te ne sei ricordata a mezzanotte che invece delle tavole sottobraccio, fuori dalla coop, avevi una baguette. E stamattina sono arrivati quelli dello spurgo, che non dovevano passare per la cucina, ma per il salotto e il balcone, dove avevi messo tutte le cose della cucina, a mucchi, per andare in giardino. Alle sette hanno suonato e tu avevi la faccia sconvolta. Alla domanda "dormiva?!" Hai risposto con un "si" secco, perché il cervello era ancora sconnesso. Poi sei anadata alla coop e tutta agitata hai chiesto di un rotolo di carta in una busta trasparente. Ti hanno indicato il box informazioni "una cosa tipo progetto?!" Si, una cosa tipo quella, che era appoggiata in un angolo e tu hai saltellato mentre le indicavi. Sei uscita fiera, tirando dritta verso la facoltà, con un'ora di anticipo. Ed ora la quiete prima e dopo la tempesta.
12/07/2013_
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