Il tempo per scrivere manca, credo sia scappato da qualche parte per evitarmi (e non lo biasimo), oppure l'ho ficcato in qualche cassetto, che è una di quelle cose che succede quando vuoi a tutti i costi mettere ordine al tuo caos creando solo una confusione in cui neanche tu riesci a destreggiarti.
Questo 2012 è iniziato male, di solito si dice che se si inizia a razzo si finisce...in modo pessimo, allora confido nell'esistenza di una legge inversa che se si inizia in modo atrocemente terribile si possa fine in modo quantomeno decente!
Non sto qui a far la tragica, peró sono passati solo 17 giorni e ho già forato una gomma nel pieno di una tempesta, tipo quelle scene da film dove i macchinisti buttano l'acqua con il sifone e fanno un finto effetto irrigatore, ho tristemente salutato il mio porcellino, che non è sopravvissuto ai festeggiamenti di fine anno, ho affrontato una nevicata lampo, ma sufficientemente lunga da congestionare i cervelli dei guidatori, e affrontato una "due giorni" con ragazzini talmente pimpanti da mettere seriamente in discussione la mia giovane età.
Tralascio qui la serie di problemi ben più gravi che hanno fatto capolino in questi ultimi 3 giorni di respiro trattenuto.
Non scendo nel dettaglio dell'accaduto, bensì nella serie di considerazioni che hanno portato, soprattutto nel viaggio in macchina fatto al ritorno da Ancona.
Il tutto è scaturito dalla visione della Scomoda, seppur interessante cittadina di Torre di Palme, fulcro di un estenuante esame che mi ha portato via, nell'ordine, sonno, energia, passione e voglia di continuare il progetto. Un lampo mi ha riportato alle reazioni tragicomiche di quelle revisioni, altrettanto assurde, a cui mi sono sottoposta per mesi. Ho fatto mente locale sui piagnistei, le paranoie, i discorsi estremi, le paturnie e sinceramente mi sono moralmente presa a schiaffi.
Perché?!
Perché spesso "perdo di vista". Già, perdo di vista le cose importanti, quelle per cui vale la pena spendere le energie e quello che mi fa più rabbia è il fatto di riuscire a svegliarmi solo quando le cose davvero importanti non funzionano. E oltre l'ansia, la delusione, la tensione per quanto accade, inizia a montarmi la rabbia, perché le cose si sommano, e mi pento di tutto quanto accaduto prima.
Sto combattendo con questa cosa da un po', sperando prima o poi di riuscire a ridimensionare tanti eccessi che spesso mi rovinano l'umore più di quanto dovrebbero.
E aggiungo dunque un sesto proposito ai cinque del duemiladodici, quello di riuscire a dare il giusto valore ad ogni avvenimento.
In questo momento di estremo caos mi ritaglio attimi di spegnimento cerebrale, di mero posizionamento di impegni senza fretta. Penso. O non penso, questo ancora lo sto decidendo.
Nel frattempo godetevi uno scatto rubato dell'unica giornata di neve di questo inverno.
Tanti baci, amici miei, sperando che il vostro 2012 sia iniziato in modo più promettente.
.S
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