Mi defilo dallo studio "Matto e Disperatissimo" per mantenere fede alla promessa dei miei quattro appuntamenti.
Per chi si fosse perso la prima puntata può rimettersi in pari da queste parti, sorbettandosi tutto il preambolo sconclusionato su questo progetto, strambo, estremamente corto e, altrettanto estremamente, ispirato.
Vi regalo, senza troppe altre parole, la colazione del passato Martedì, che accompagna, con un cuore di marmellata e uno dei miei libri preferiti (di cui prestissimo vi parlerò) una Poesia decisamente Inusuale, ma che a mio avviso racconta più di molte altre, magari più auliche, raffinate e altisonanti.
Come già detto, certe poesie non puoi sceglierle, ti scelgono, e si fanno trovare esattamente nel giorno che più si addice a loro e a te.
La Fede_Trilussa
Quella vecchietta cieca, che incontrai
la notte che me spersi in mezzo ar bosco,
me disse: - Se la strada nun la sai,
te ciaccompagno io, ché la conosco.
Se ciai la forza de venimme appresso,
de tanto in tanto te darò 'na voce,
fino là in fonno, dove c'è un cipresso,
fino là in cima, dove c'è la Croce…
Io risposi: - Sarà … ma trovo strano
che me possa guidà chi nun ce vede … -
La cieca allora me pijò la mano
e sospirò: - Cammina! - Era fa Fede.
Buona Serata a chi stasera farà le ore piccole, ma anche chi starà a casa,Buona Domenica a chi domani butterà un occhio a queste pagine, ma comunque Buona Settimana, sempre se non dovessi riapparire presto.
.S
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